Siete mai stati nel Tacco d’Italia? Scopriamo insieme Santa Maria di Leuca

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Un’esperienza imperdibile per gli amanti del mare e della buona cucina è la vacanza in Salento. Negli ultimi anni, essa è diventata una terra amata da molti turisti che sono in cerca di sole, mare, relax e divertimento. Meta adatta a famiglie e gruppi di amici, insomma che fa per tutti. Tanti sono i paesaggi mozzafiato da visitare e da vedere.

Oggi vediamo insieme di puntare la nostra lente d’ingrandimento sulla località definita come il “Tacco d’Italia”: Santa Maria di Leuca.

Per chi arriva in aereo, può noleggiare un’auto all’aeroporto di Brindisi, lo scalo più vicino, o in alternativa arrivare alla Stazione di Lecce e poi proseguire con i mezzi pubblici.

 

Santa Maria di Leuca

Conosciuta anche con l’espressione di Finibus Terrae per via della sua posizione geografica, Leuca, nel tempo è stato luogo di aggregazione tra vari popoli. Il centro della località marittima è caratterizzato da ville in stile liberty risalenti circa al 1800 con il mare a fare da sfondo. Santa Maria di Leuca funge da punto di congiunzione tra i due mari che circondano il territorio salentino, cioè il mar Adriatico e il mar Ionio. È un luogo storico tanto da essere considerato uno dei luoghi in cui Enea sia approdato. Dal promontorio della località japigia, si dirige verso il basso, verso il mare quella che viene definita come una cascata monumentale. Quest’opera edilizia fu costruita per onorare il termine dei lavori che prevedevano la costruzione dell’acquedotto pugliese.

Il promontorio stesso, invece, è meta turistica per tutti i viaggiatori che desiderano visitare la Basilica di Santa Maria di Finibus Terrae. Essa è stata oggetto di varie ristrutturazioni e costruzioni a causa delle ripetute incursioni turche. Se ad Otranto, durante la tua vacanza, assisterai all’alba più bella che abbia mai visto, a Leuca un’esperienza da non perdere è la vista del tramonto, del sole che piano piano cade nel mare cristallino.

 

Cosa vedere a Santa Maria di Leuca

Il Santuario

Un’attrattiva per tutta la moltitudine di turisti che ogni estate affolla la località di Santa Maria di Leuca, è il Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae. Esso fu costruito nel 1700 in onore della Madonna di Leuca, la quale, si dice abbia compiuto una serie di miracoli salvando alcuni pescatori durante una tempesta.

L’interno della basilica affascina gli occhi e la mente grazie agli splendidi dipinti. La particolarità di questi è la loro posizione: essi solo collocati al di sopra di sei altari, disposti lungo la navata centrale. Un altro elemento che desta stupore è l’organo, il quale risale circa al 1885.

Date le varie influenze culturali che la città ha accolto, all’interno della basilica si può vedere un elemento che sta a simboleggiare questo: un grande monolitico. Questo è conosciuto anche con il nome di Ara a Minerva proprio a testimoniare il culto pagano dell’epoca. Una leggenda narra che, durane il viaggio di San Pietro a Roma, egli si fermò a Leuca. Dopo la sua visita, il tempio che era dedicato a Minerva, prese le sembianze di un luogo di culto cristiano. In ricordo della presenza di San Pietro nella marina, inoltre, vi è un altro simbolo: la cosiddetta Croce Pietrina. Questa è posizionata lungo il viale che conduce alla basilica.

Le Grotte

Santa Maria di Leuca funge da collante tra i due mari che bagnano la costa salentina, ma la sua particolarità è essere ricca di insenature, le quali arricchiscono il paesaggio. Le coste alte e frastagliate presentano delle grotte che si differenziano le une dalle altre per la loro conformazione e profondità. Si pensi che a molte delle insenature carsiche sono stati dati dei nomi simboli. Si conosce, ad esempio, la Grotta del Diavolo. Questo nome deriva sia da credenze popolari, sia dalla presenza di un grande scoglio, la quale forma ricorda la testa di un drago. Le prime, invece, raccontavano di strani rimbombi e rumori all’interno della grotta, tali da attribuirli ai versi dei diavoli.

Un’altra grotta che si presenta lunga la cosa prende il nome di Grotta del Soffio. Questa è la più suggestiva e particolare. Durante il giro delle insenature, infatti, i turisti vengono fermati sempre in corrispondenza di questa grotta per far provare loro l’emozione di un bagno caratteristico. Essa è profonda quaranta metri, ma l’apertura è così piccola da andare sott’acqua per entrarvi e scoprire un mare ancora più cristallino. Le rocce, poi, mettono in mostra colori sempre differenti in base alla luce solare.

Tre arcate naturali, invece, danno il nome alla Grotta delle Tre Porte. Al suo interno, la tipica insenatura presenta stalattiti e stalagmiti proprie della sua conformazione.
Una delle rare insenature che si possono raggiungere tramite una passeggiata è la Grotta del Lago. Qui, la particolarità è data dal cambio di temperature dell’acqua che varia in base alle correnti.

Il Faro

Il tramonto suggestivo che offre Santa Maria di Leuca si può scorgere anche dalla struttura del faro. Questo è collocato a qualche metro di distanza dal santuario ed è costituito da una forma ottagonale.

È posizionato a circa cinquanta metri dal suolo e cento sopra il livello del mare, dando un panorama incredibile. Di notte, il faro, tramite le sue luci bianche e a volte rosse, crea un’ulteriore sensazione di fascino. Queste luci, tutt’ora, sono utili ai naviganti riguardo le secche del mare di Ugento. Il faro, costruito nel 1866, è costituito da una lunga scalinata a chiocciola che permette di arrivare fin sopra il terrazzo circolare della struttura.

Da qui, è possibile rimanere affascinati dall’incontro dei due mari, ma non solo. Si possono scorgere i monti dell’Albania, verso est e i monti della Calabria verso ovest. In realtà, nelle giornate molto limpide, a mezzogiorno, il cielo offre la possibilità di vedere addirittura Corfù.

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