Meraviglie del Salento: la Grotta dei Cervi

grotta-cervi-salentoSotto la costa del Salento si nasconde un grande tesoro che comprende circa 3000 pittogrammi del neolitico. Per gli addetti ai lavori è la “Cappella Sistina” della preistoria ed è situata a Porto Badisco. La Grotta dei Cervi si trova ad una profondità di 26 metri sotto il livello del mare, solo pochi fortunati hanno avuto l’onore di entrare da soli nel complesso pittorico più importante dell’Europa tra cui Alberto Angela e Leonello Bertolucci.
Il fotografo ha pubblicato un libro “Respiri di Pietra. Monumenti megalitici del Salento” (Lupo editore) in cui sono raccolti documenti e immagini. Il Salento ospita dolmen, menhir e monumenti megalitici. Sono circa 120 in tutto il territorio. Un lavoro meticoloso che è stato “premiato” dalla Soprintendenza offrendo a Bertolucci la possibilità di accedere alla Grotta dei Cervi senza la guida degli speleologi. Inoltre in questo luogo si può entrare solo con permessi speciali per motivi di studio. L’ingresso è limitato per preservare l’ambiente e quello che contiene la grotta. Rendendole accessibili a tutti verrebbero introdotti agenti esterni o microbi che potrebbero rovinare quelle opere che si sono conservate per millenni.

La Grotta dei Cervi è più importante rispetto alle altre grotte del Salento perché negli anni ’70 sono stati rinvenuti i pittogrammi del neolitico. La scoperta fu casuale e venne fatta da un gruppo di speleologi di Maglie accompagnati da Nini Ciccarese, il direttore scientifico. I pittogrammi raffigurano uomini e animali, ma ci sono anche impronte di mani e alcune figure mistiche che potrebbero risalire a 5000-8000 anni fa. Il nome della grotta deriva dalle scene di caccia di cervi che si trovano su alcune pareti, in precedenza si chiamava Grotta di Enea perché Porto Badisco era stato indicato come il luogo mitologico dello sbarco dell’eroe nell’Eneide di Virgilio.

Gli spazi all’interno della grotta sono bui e angusti e prima di entrare viene fatta firmare anche una liberatoria con cui si dichiara di essere in salute. Dopo aver indossato il casco l’unica fonte di luce è proprio quella della lampadina posta in cima e ci si avventura in 3 corridoi che si snodano per 2 km, per non introdurre batteri si sciacquano le scarpe e poi si striscia nel fango in cunicoli stretti e bassi. Chi ha visitato la Grotta dei Cervi è stato ripagato della fatica perché lo spettacolo che si svela agli occhi è davvero unico, molti dei pittogrammi sono ancora in fase di studio, tra cui uno in ocra rossa che raffigura un uomo con i piedi palmati. Dopo aver attraversato i cunicoli si arriva in sale più grandi dove si assiste allo spettacolo della natura offerto dalle stalattiti e dalle stalagmiti. Al Castello Aragonese di Otranto è stata allestita una mostra permanente con i reperti raccolti nella Grotta dei Cervi, inoltre nella sala cinematografica viene trasmesso il documentario in 3D che riproduce l’interno.

Artigianato pugliese come storia di un territorio

Artigianato in PugliaLa Puglia è il tacco d’Italia, punto di contatto tra il nord e il sud nella storia delle invasioni, ecco perché è considerata un concentrato di storia.
Ovunque vi sono cultura e bellezze paesaggistiche. Gli uomini che hanno vissuto qui hanno tramandato segreti artigianali che tutt’oggi rendono la regione unica. Sono moltissimi nel territorio i materiali che nelle mani dell’uomo si trasformano in oggetti di uso domestico e in vere e proprie opere d’arte. Una tradizione che ancora oggi vive tra le strade e i vicoli dei centri storici per la gioia di chi si reca per le proprie vacanze in Salento. Importante risorsa economica, l’artigianato si è rafforzato nel tempo coniugando la tutela degli antichi mestieri con l’innovazione e l’internazionalizzazione.
Il ferro battuto è un materiale che fa parte della tradizione artigianale del territorio. Lo possiamo considerare il simbolo del Barocco Pugliese in quanto ovunque si possono vedere balaustre di balconi e di scalinate, lampioni, candelieri. Il ferro battuto viene lavorato dagli artigiani pugliesi per abbellire i palazzi e le abitazioni.
Immancabile il mondo della ceramica. Questa è un’altra produzione tipica della regione. La zona che la vede protagonista è l’area di Grottaglie – in provincia di Taranto – che si è sviluppata proprio attorno a questo manufatto. Un oggetto tipico sia come gadget, ma anche come prezioso soprammobile è il fischietto pugliese di terracotta.
La ceramica a volte incontra il vetro da cui nascono meravigliosi vetri artistici e mosaici anch’essi tipici dell’espressione della regione. Nelle botteghe si creano ancora oggi oggetti di design e d’arredo che nascono dalla fusione del vetro con la creatività e i saperi artigianali che si tramandano da generazioni.
A questi materiali si affianca un antico sapere: il ricamo. Tra le forme di artigianato pugliese quella del ricamo, del merletto e della tessitura in genere mostrano ancora una certa vitalità grazie ad una tradizione nella lavorazione dei pizzi e dei merletti che è molto radicata nelle famiglie. Infatti quasi sempre le spose hanno dei pizzi che vengono dagli avi della famiglia fino a arrivare oltre oceano con i famosi abiti da sposa di Putignano.
Nei borghi antichi delle città pugliesi, è possibile trovare ricamatrici esperte in grado di realizzare ogni tipo di decorazione su abiti, tovaglie o coperte anche se molto spesso non sono più destinate alla commercializzazione. Anche le merlettaie sono una figura artigianale che resiste al tramonto ed ai processi di modernizzazione: la difficile tecnica della lavorazione a tombolo è un esempio di tecnica realizzata ancora artigianalmente. Al ricamo, ai pizzi, ed ai merletti si aggiungono anche le produzioni, a telaio, di coperte, arazzi, tappeti.

Puglia, una terra ricca di bellezze da scoprire

puglia-bellezze

Una delle regioni italiane più belle e affascinanti, che ogni anno è visitata da milioni di turisti, la Puglia possiede un patrimonio artistico, culturale e naturalistico variegato e di elevato livello. Inoltre, a tutto ciò, si abbina anche una gastronomia rinomata per le sue prelibatezze. Infatti, locali tipici o ristoranti a Cisternino, come la rinomata Osteria Sant’Anna, come in qualsiasi altra cittadina o paesino pugliese sono sempre meta di turisti italiani e stranieri, che vogliono scoprire e degustare i piatti locali. Ogni singola provincia evidenzia poi particolarità che la rendono un’attrazione turistica degna di una visita. Andiamo a scoprire quali sono le bellezze da scoprire ed ammirare assolutamente in un viaggio in terra di Puglia.

Famosissimo in tutto il mondo è Castel del Monte, nei pressi di Andria, una costruzione risalente al XIII° secolo e fatta realizzare da Federico II° di Svevia, dalla particolare pianta di forma ottagonale e dalla destinazione ancora non molto chiara. Dalla fine degli anni ’90 è entrato a far parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Dal punto di vista naturalistico, meta obbligata sono anche le grotte di Castellana, nei pressi dell’omonimo paesino in provincia di Bari. Conosciute da tempi antichissimi, queste cavità di origine carsica si estendono per alcuni chilometri nel sottosuolo e sono oggetto di visite turistiche e speleologiche. Molti gli ambienti in cui si ritrovano particolari “creazioni” della natura, quali stalattiti e stalagmiti.

Di considerevole bellezza architettonica, è la basilica di S.Nicola a Bari, situata nel magnifico centro storico della città, realizzata negli ultimi anni dell’XI° secolo in stile Romanico pugliese. Essa custodisce le reliquie del celebre santo patrono del capoluogo ed è oggetto di visita da parte anche di tanti turisti provenienti dall’Europa dell’Est, in quanto S.Nicola è molto venerato dai cristiani ortodossi. Altro esempio di sublime valore architettonico è Lecce, dove diverse sono le testimonianze che esaltano il particolare stile Barocco cittadino, tra cui la suggestiva basilica di S.Croce, realizzata a cavallo tra il XVI° ed il XVII° secolo, e l’ancora più antico duomo di Maria Santissima Assunta, risalente al XII°.

La Puglia possiede anche interessanti siti archeologici, di cui i più importanti sono quelli di Egnatia e Canne. Nel primo, situato nei pressi di Fasano (BR), vi sono testimonianze dell’antica civiltà dei Messapi, risalente a circa il V° secolo a.C. Nel secondo, posto vicino l’omonima cittadina in provincia di Barletta, invece si trovano resti di epoca romana. Questa località è celebre per essere stata teatro di una battaglia tra l’esercito romano e quello cartaginese di Annibale. Tuttavia, sul territorio pugliese sono presenti anche particolari costruzioni divenute celebri in tutto il mondo: i trulli. Strutture di forma conica realizzate con pietra a secco e risalenti presumibilmente all’Età del Bronzo.